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19 Dicembre 2022 0 Commenti

Se vieni per Natale, ecco cosa acquistare

Per chi verrà a Torino nel periodo natalizio ecco alcuni (gustosi) suggerimenti per acquistare i prodotti di cui Torino è capitale mondiale.
Iniziamo dal cioccolato.
La tradizione del cioccolato a Torino inizia molti secoli fa, come potrai scoprire leggendo Torino la città degli amanti. Del Cioccolato! Altro che cioccolato svizzero. Ma è soprattutto sui cioccolatini che Torino è leader indiscusso. Tutti conoscono il gianduiotto, rigorosamente da far sciogliere in bocca. E il cremino, un cubetto a strati di cioccolato gianduja e cioccolato alle nocciole o al caffè. Ma poi ci sono i cri-cri, l’alpino, il diablottino e i cuneesi. Per saperne di più leggi tutti i cioccolatini di Torino. E cosa dire della crema gianduja, dall’inconfondibile profumo di nocciola, che una volta aperto il barattolo evapora velocemente, depositandosi sulle papille gustative del fortunato, creando uno stato quasi paradisiaco. Per acquistare queste prelibatezze entrate in una delle tante pasticcerie di Torino. E se volete vivere un’esperienza unica, scegliete uno dei caffè storici di Torino, dove potrete ammirare gli interni e gli arredi storici di questi locali. Un’esperienza talmente emozionante che può essere vissuta partecipando al Tour dei caffè storici di Torino. Altro prodotto tipico di Torino sono i Grissini. Ma che a Torino non si chiamano così. Storicamente vi erano i robatà (o rubatà), che significa rotolato, lunghi fino a 80 centimetri, dalla forma nodosa dovuta alla lavorazione rigorosamente a mano. E gli stirati (all’acqua o all’olio), che vengono allungati (cioè appunto stirati) invece che rotolati. Oggi con la diffusione delle diverse farine e con l’utilizzo di spezie e di semi da aggiungere all’impasto, ne trovate per tutti i gusti. Ogni panetteria ha la propria offerta. Tutti rigorosamente artigianali. Sono esposti in bella mostra in lunghe ceste di vimini. E vengono messi in strettissime e lunghissime buste di carta. Vi svelo un segreto. Per mantenerli fragranti a lungo vanno conservati all’aria aperta. Infine vi sono i liquori. Quelli da fine pasto, che aiutano a digerire la sontuosa (e impegnativa) cucina piemontese. Il più conosciuto è il Vermout (vermut in piemontese), un vino aromatizzato “inventato” a Torino nel 1786 dal Benedetto Carpano, base per i più conosciuti cocktail. Poi vi è il Genepy, un liquore aromatizzato che utilizza l’artemisia delle valli alpine. Oggi viene anche utilizzato come aperitivo o cocktail (nonostante il suo discreto grado alcolico) grazie alle sue caratteristiche dissetanti. Differente è invece il San Simone, un liquore dolce, simbolo della torinesità e delle madamin, le signore “bene” della Torino di una volta. Sconosciuto al di fuori di Torino, rappresenta la vera essenza sabauda. Esperienza da provare. Infine vi è il Bicerin, da non confondere con l’omonima bevanda inventata nel 1763 a Torino, assolutamente da provare. E’ un liquore a base di crema di Gianduja, che ne esalta la dolcezza con il lieve richiamo alcolico. Quindi se volete portarvi un ricordo di Torino, facendo un acquisto davvero esclusivo e che esalti l’artigianalità, non avete che da scegliere. Iscriviti alla nostra Newsletter e potrai ricevere utili suggerimenti sulle piccole realtà artigianali che ancora valorizzano i prodotti torinesi.   Se vuoi visitare Torino qui trovi utili suggerimenti per arrivare a Torino, su dove dormire e come muoversi in città. E per visitare la città ti suggeriamo i percorsi “esclusivi” sviluppati da ScoprireTorino:  
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