Un museo “diverso, originale, forse inquietante”, dedicato alla figura di Cesare Lombroso, medico, antropologo, criminologo e accademico italiano, che formulò la teoria dell’atavismo criminale, ovvero che determinati tratti somatici potessero rilevare comportamenti criminali. La sua teoria si basava sul concetto di “criminale per nascita”, ovvero che il criminale fosse tale per alcune caratteristiche anatomiche che ne avrebbero determinato il suo comportamento sociale deviante. Nonostante Lombroso abbia tentato un primo approccio sistematico allo studio della criminologia, che poi è diventata a tutti gli effetti una scienza, e ai suoi studi si fossero inizialmente ispirati Freud e Jung per le loro teorie sulla psicoanalisi, le sue teorie si dimostrarono con il tempo prive di qualsiasi base scientifica, determinando una parabola tale che portò alla sua radiazione. Il museo raccoglie preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di realto, scritti e produzioni artigianali, realizzati da internati nei manicomi e nelle carceri. Il museo ha sede nel bellissimo palazzo degli Istituti anatomici dell’università di Torino, di fronte al Parco del Valentino. I due minareti che caratterizzano la struttura architettonica hanno la funzione di camini per l’aspirazione e il ricambio dell’aria nelle sale dei laboratori. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne la domenica. L’accesso al museo è gratuito per i possessori della TorinoCard. Qui è possibile trovare tutte le informazioni per visitare il Museo di Antropologia Criminale o per prenotare una visita guidata. E’ possibile combinare la visita al Museo di Antropologia Criminale con altri due musei:
  • il Museo di Anatomia Umana, particolarmente interessante per i ragazzi, grazie ai laboratori educativi che coniugano arte e scienza 
  • il Museo della Frutta, di grande attualità in un momento in cui il tema delle biodiversità diventa centrale per il futuro dell’umanità