Torino ETNICA
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Torino Etnica è il percorso che attraversa la storia millenaria di Torino, dal periodo romano fino ai giorni nostri. Un percorso che cambierà radicalmente l’immagine, spesso stereotipata, della città.
Durata
Il percorso può essere fatto interamente a piedi e richiede almeno una giornata. Le giornate dovranno essere due se si vuole godere dei profumi e colori del Mercato di Porta Palazzo o se si vuole fare un viaggio nel tempo visitando il mercato dell’antiquariato del Balon.
Consigli per la visita
Il percorso non prevede accessi a pagamento, salvo il Museo dell’Arte Orientale e la Galleria Sabauda, il cui ingresso è gratuito per i possessori della TorinoCard.
Il mercato di Porta Palazzo è aperto tutti i giorni fino alle 14, il sabato intera giornata, domenica chiuso. Il Balon si tiene ogni sabato dalle 7 alle 18.00. Il Gran Balon ogni seconda domenica del mese.
Gustosità
Lungo il percorso si trova il Caffè al Bicerin, locale storico dove gustare l’originale ricetta della bevanda a base di caffè, cioccolato e crema di latte. Il caffè al Bicerin fa parte dei locali storici di Torino, riconosciuti dall’Associazione Nazionale Locali Storici.
Per pranzare si può scegliere l’Albergo Ristorante San Giors, altro locale storico con un menù piemontese, oppure una delle tante offerte culinarie etniche, di buona qualità e a prezzi competitivi, che si trovano all’interno del Mercato Centrale.
In zona vi sono diversi ristoranti di cucina piemontese che potrete scoprire consultando la famosa guida sui migliori ristoranti e piole (le osterie torinesi) i 100 di Torino. Fuori dagli schemi la pescheria Gallina (il mio preferito), luogo informale, piatti gustosissimi basati sul pescato del giorno. Vi consiglio di provare l’emozione di mangiare al bancone a ridosso dei fornelli, parlando con il simpaticissimo chef mentre prepara i piatti del giorno.
Breve descrizione del Percorso
Torino Etnica parte da Piazza Castello, il centro della città. Su questa piazza si trovano Palazzo Reale e Palazzo Madama, entrambi Patrimonio dell’Unesco.
Palazzo Reale custodisce sia la bellissima scala delle Forbici che la meravigliosa Cappella della Sacra Sindone, le cui linee barocche si scorgono dal tetto dell’edificio.
Palazzo Madama è un complesso architettonico con un’elegante facciata che nasconde la fortezza medievale, che si può ammirare girando intorno al palazzo.
Il percorso Torino Etnica prosegue nella parte più antica della città. Imboccando via Barbaroux vi meraviglierete nello scoprire il reticolo di stradine lungo le quali si affacciano storici palazzi nobiliari sedi di antiche banche e tribunali.
Svoltando per via delle Orfane si passa davanti a Piazzetta della Visitazione e al Museo d’Arte Orientale (MAO), fino a raggiungere il Santuario della Consolata (per i torinesi la Consolata), con il suo bellissimo campanile romanico, la facciata neoclassica realizzata nell’Ottocento, mentre gli interni barocchi sono opera del famoso architetto Juvarra.
Nella piccola piazzetta si trova il Caffè Al Bicerin, locale storico, dove fu inventato il Bicerin, il gustosissimo caffè con cioccolata e crema di latte.
Girando intorno al Santuario si raggiunge Piazza Emanuele Filiberto, sulla quale si affacciano bellissimi palazzi con i romantici abbaini. Questo è uno dei luoghi della movida notturna della città, come testimoniano i tantissimi locali, uno a fianco all’altro, dove anche d’inverno ci si incontra all’aperto per bere e parlare (far serata come dicono a Torino).
Porta Palazzo: il mercato all’aperto più grande d’Europa
Piazza Emanuele Filiberto conduce a Porta Palazzo (per i torinesi Porta Pila), il mercato all’aperto più grande d’Europa. La vastissima piazza ottagonale, Piazza della Repubblica, ospita nella parte alta il mercato dell’abbigliamento, gestito prevalentemente da ambulanti cinesi, e il mercato dei prodotti agricoli, che oltre agli storici prodotti del sud Italia, offre prodotti alimentare dei paesi dei nuovi flussi migratori. Nell’edificio al coperto si trova il mercato del pesce.
Nella parte bassa si trovano altri due edifici coperti. L’antica Tettoia dell’Orologio raccoglie macellerie, panetterie, salumerie, dove resistere alle bontà esposte diventa un’impresa titanica (almeno per me). Nel Mercato Centrale, appena ristrutturato, si trovano al pian terreno una vastissima offerta di ristorazione veloce ma di alta qualità, mentre al piano superiore vi sono negozi di abbigliamento.
All’interno del Mercato centrale è possibile visitare le Ghiacciaie di Torino, gli ambienti sotterranei dove fino al secolo scorso si stipava il ghiaccio utilizzato per conservare e refrigerare gli alimenti.
Il Balon: il mercato dell’antiquariato, del vintage e del collezionismo
Dietro al Mercato Centrale inizia il Balon. Lungo le sue stradine ciottolate si trovano negozi di rigattieri e artigiani del tempo che fu. Il mercato degli ambulanti riempie le strade del Balon ogni sabato, mentre la seconda domenica del mese si tiene il Gran Balon, che raccoglie oltre trecento rigattieri provenienti dall’Italia e dall’estero. Un appuntamento da non perdere per fare un tuffo nei propri ricordi o, per chi è più giovane, scoprire oggetti di uso comune ormai dimenticati.
All’interno del quartiere si trovano diverse realtà culturali ed associative. Negli spazi di una ex fabbrica di bombe (l’arsenale) hanno trovato sede la Scuola Holden di Alessandro Baricco, e l’Arsenale della Pace, un luogo di accoglienza per le persone in difficoltà.
Proseguendo si raggiunge la Dora Riparia, l’altro fiume di Torino. Qui si trova il Ponte Carpanini, dalle cui gradinate, sempre amano stazionare i giovani, è possibile ammirare il suggestivo panorama sul fiume e sulla collina della città.
Il percorso Torino Etnica prosegue lungo la Dora fino ad incrociare corso Giulio Cesare e da qui si torna verso il mercato di Porta Palazzo.
Porta Palatina: il castrum romano
Attraverso una breve deviazione lungo Corso Regina Margherita si raggiunge la Porta Palatina (per i torinesi Porte Palatine), la meravigliosa porta dell’antica civitas romana.
L’immensa costruzione che si trova oltre i giardini è la Galleria Sabauda, una ricca pinacoteca che custodisce fra le più belle collezioni pittoriche presenti in Italia.
Sul lato opposto si trova invece la Casa del Pingone, che fonde nello stesso edificio una bella e signorile facciata dietro la quale si scorge l’antica torre medievale (bisogna girare per via della Basilica).
Alla fine di via Porta Palatina si trova Largo IV Marzo, un’altra piccola piazzetta che ricorda alcuni angoli di Montmartre, con tantissimi bar all’aperto, anche d’inverno, altro luogo della movida cittadina.
Imboccando via Conte Verde ci si inoltra nuovamente nelle stradine del centro storico, fino a raggiunge Piazza Palazzo di città, una piccola ma molto elegante piazza sulla quale si affaccia il palazzo del Comune.
Da qui proseguendo per via Milano si incrocia via Garibaldi, la strada pedonale dei negozi, dalla quale si ritorna a Piazza Castello.
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